giovedì 24 marzo 2011

UN CITTADINO ARRABBIATO

Oggi, Giovedì 24 Marzo, sono stato testimone del seguente episodio: verso le ore 12.30 circa, insieme a mia moglie e mia figlia, mi recavo da Crema a Lodi, quando all’altezza di Via Renzo Da Ceri, a pochi metri dalla scuola, mi sono ritrovato fermo in coda; davanti a me, e allo stesso modo fermo, un autobus mi impediva di vedere cosa fosse accaduto, poi l’immediato sopraggiungere di ambulanza e vettura della polizia hanno cominciato a fornire qualche indizio. 
Dovendo “quantificare” il tempo di attesa ho deciso di scendere dalla macchina e verificare quale fosse l’impedimento; fatti pochi metri in modo chiaro mi si è palesata la scena che temevo: un bambina di circa 8/9 anni, all’uscita da scuola, investita sulle strisce pedonali da una automobile; la bambina, molto spaventata, piangeva mentre i soccorritori tentavano di metterla in sicurezza ma non sembrava essere grave; per quanto estraneo all’avvenimento avvertivo che qualcosa cominciava a muovermi dentro; così, individuata una maestra intenta ad osservare la scena, con fare da ispettore mi sono avvicinato chiedendo: “Scusi, ma non c’era il vigile?”; la risposta ottenuta è motivo dell’intero mio intervento: “No, ormai da molto tempo qui non lo mandano più”.
Senza ovviamente voler giustificare l’autista che investe una bambina sulle strisce pedonali in prossimità di una scuola (anche se faccio notare che quella strada è particolarmente pericolosa perché le auto parcheggiate a lato impediscono di vedere i bambini in uscita), confesso che ho dovuto fare i conti con una rabbia che ho saputo gestire solo ritornando velocemente sulla mia autovettura e condividendo con mia moglie l’accaduto. Provo adesso ad esprimerla meglio, passate alcune ore, con le seguenti domande, rivolte a chiunque abbia a cuore il bene della propria comunità:
  1. Perché può verificarsi, nei luoghi dove i nostri figli crescono e nei luoghi che a loro appartengono (la scuola è come casa in questo senso, le strisce pedonali un prolungamento di questa “intimità”), una simile mancanza di tutela?
  2. Perché l’amministrazione comunale, il nostro sindaco in qualità di responsabile dei vigili, non considera tra le priorità il garantire la sicurezza dei bambini all’entrata ed all’uscita delle scuole? E’ solo un problema di costi? E allora perché dovrebbe essere prioritario garantire la sicurezza dei cittadini con l’ausilio di vigili che passeggiano per il centro cittadino quando notoriamente non ve ne è alcun fondato motivo? Perché impegnare le forze dell’ordine, almeno fino a qualche mese addietro, nell’applicazione di una inutile e discriminatoria ordinanza anti-accattonaggio?
  3. Perché a Castelnuovo, quartiere di Crema dove risiedo, soltanto attraverso la nascita della “Associazione Amici Scuole Castelnuovo” è stato possibile, dopo mesi di tira e molla, fare quadrato ed ottenere il vigile per l’entrata-uscita dei bambini di elementari e asilo (in un strada oggettivamente meno pericolosa della sopra citata)?
  4. Perché un po’ ovunque stanno scomparendo i nonni vigili? E’ solo un problema di mancanza di sensibilizzazione o viviamo in una società che non ha a cuore il bene collettivo, che non pensa di dover qualcosa alla comunità in cui vive?
 Questo “piccolo” episodio locale fotografa a mio avviso piuttosto bene la situazione storica e sociale del Paese; sono sempre stato favorevole e sempre lo sarò allo spirito di cittadinanza attiva, tuttavia ritengo che ci siano responsabilità politiche nelle scelte che facciamo o non facciamo, nelle scelta delle priorità; ritengo che i cittadini debbano far sentire in ogni modo il loro scontento, senza violenza né ricorso a capri espiatori ma in modo risoluto, appassionato, contribuendo al passaggio dalla politica spot alla politica intesa come reale servizio alla comunità. Non sottovalutiamo mai l’opportunità di scegliere quando ancora vi è la concreta possibilità di farlo: cosa sarebbe accaduto infatti se l’episodio di oggi avesse avuto conseguenze irreparabili?

1 commento:

  1. Ciao, sono Sabrina e insieme a Francesca e tante altre mamme faccio parte dell’associazione che hai citato ed ho vissuto in prima persona la battaglia per avere un vigile davanti alle nostre scuole . Condivido in pieno il tuo "essere arrabbiato" , noi tra le varie motivazioni date da un incaricato del Comune per giustificare il fatto che non era necessario questo servizio abbiamo anche sentiro questa frase … ci chiedete di sorvegliare i bambini durante l’attraversamento dalle stesse mamme ! Siamo così attente ai bisogni dei nostri figli che ci scordiamo che insieme a loro ci sono altri figli di altre mamme e questo fa anche di noi "mamme molto arrabbiate" !!!.

    RispondiElimina