giovedì 10 febbraio 2011

NON LO SO PIU'

Qualche tempo fa ho visto in tv Shutter Islandnello zapping del dopo film mi sono imbattuto in Signorini che intervistava l’ormai celeberrima Ruby, al secolo Karima El Mahroug.
Ci sarebbe mancato giusto Matrix ed una spruzzata di The Truman show e quelle poche certezze raggranellate il quasi quattro decenni di (presunta) esistenza avrebbero ricevuto il definitivo colpo di grazia.
Avrei potuto specchiarmi nelle mie convinzioni e chiuderla lì ma, ci ho pensato un po’, e a questo punto non lo so, non lo so più davvero quale sia il vero, quale sia il giusto. Ho pensato per diverso tempo di avere le idee chiare sulla direzione del progresso, sul senso dell’evoluzione, sul significato della crescita a livello sociale e personale, ma ora non lo so più.
Non so più se i valori sui quali ho fondato la costruzione del mio progetto di vita, pubblica e privata, possano dirsi veri, possano dirsi giusti: la fedeltà, la correttezza, la lealtà, il merito, …. Già, il merito, qual è la via vera, qual è la via giusta per poter dire di essere con merito dove si è? Qual è il parametro sul quale misurarsi? Si fa un gran parlare della condizione della donna, ma vale pari pari anche per l’uomo, ad esempio, libertà assoluta o schiavitù inconsapevole? 
Chi mi dice che guadagnarsi da vivere con le conoscenze personali, con i favori, anche sessuali, non sia comunque giusto? Perché studio, fatica, gavetta e sudore debbono valere di più? Perché la scorciatoia deve essere stigmatizzata, condannata, bollata?
Chi mi dice che vendere il proprio pensiero (io lo faccio da anni) sia più giusto che affittare il proprio corpo?

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