mercoledì 2 marzo 2011

TEMPO RELAX

Sabato pomeriggio ho trascorso due ore di puro relax dal parrucchiere. Per una pura coincidenza astrale non sono capitata nel solito appuntamento la sera tardi o il mattino presto, ma in buco del prefestivo, quindi in concomitanza con le signore della piega. Il che ha ben poco a che fare con me, tenendo conto che i capelli neanche me li faccio asciugare con il phon prima di uscire e sono di certo troppo corti per piegarli in una qualunque direzione.
Comunque mio marito si diverte a definire questo il mio appuntamento periodico per il ‘tagliando e tinteggio’, io lo chiamo ‘la mia ora d’aria’. Fatto sta che dal mio amico Andrea, cappellaio matto un po’ estroso e un po’ zen, vigono regole ferree: si spegne rigorosamente il cellulare, si parla quasi esclusivamente di viaggi e di vacanze e si fanno interessanti dissertazioni sul rapporto tempo di vita e tempo di lavoro. Queste almeno sono le mie regole, il bello del posto, infatti, è che ad ognuno vengono date in base alle caratteristiche le sue regole. Ecco spiegato perché per me andare a trovarlo è come una meritata pausa dal mondo.
In questo tempo fuori dal mondo appunto c’è modo anche di sfogliare libri di cucina, guide turistiche e giornali di gossip che dal mio parrucchiere  - pur essendo testi così diversi - convivono pacificamente da bravi fratelli di carta. Intanto sfogliare non è il verbo più adatto a me, io leggo tutto: articoli, didascalie, riferimenti e quant’altro, le immagini sono per me un surplus e questo mediamente stressa chi mi sta intorno, che sfoglia avidamente le riviste e aspetta con ansia che posi quelle che ho in mano.

Mi piace farmi un’idea sugli ultimi gossip che hanno sempre al centro le donne, quelle famose ovviamente, che come le comuni mortali si innamorano, si disinnamorano e litigano con i rispettivi compagni, li lasciano e se li riprendono, aspettano figli e si preoccupano della loro crescita. Ogni volta mi dico che questi giornali gossippari sono una festa di pura umanità casalinga. Se non fosse che il tutto viene sbandierato in prima pagina con abiti mega scollati e sgambature vertiginose, trucco e parrucco studiato nei particolari.
Mentre leggo delle ultime prodezze culinarie della diva di turno che mostra soddisfatta un bel arrosto ripieno e in crosta – chiaramente uscito da una rosticceria – mi domando come possa pensare che davvero crediamo che l’abbia preparato lei. La scena del reato, infatti, non lascia dubbi, lei con la lunga e riccia chioma al vento, le unghie pitturate di fresco e soprattutto la sua super cucina tecnologica, in cui avrà si e no scaldato l’acqua per una limonata.
Sfoglio un altro giornale e incrocio un articolo di Daria Bignardi, bene mi dico, adesso si che si fa seriamente. Tra un’invasione barbarica e l’altra la Bignardi racconta a modo suo il 13 febbraio delle migliaia di donne in piazza. Un racconto da esterna il suo che ha scelto di non partecipare preferendo un pomeriggio domenicale in famiglia, l’ascolto da esterna il mio che ho trascorso la domenica a scuola. Un rammarico comune il nostro. Abbiamo perso un’occasione per essere insieme a molte altre delle mamme, figlie e sorelle comuni che condividono la stanchezza di ascoltare ogni giorno notizie di scandali che coinvolgono sempre e solo le donne. Abbiamo perso un’occasione per dire che anche noi siamo stanche di sentirci raccontare dalle statistiche che le donne hanno una marcia in più negli studi, nei diversi campi lavorativi, nella cura delle reti familiari, ma non hanno le stesse opportunità degli uomini, quanto meno in ambito lavorativo.
Di quella giornata in piazza ho impresso nella memoria il racconto di una collega che c’era con le sue giovani figlie studentesse universitarie e con orgoglio mi ha detto ‘glielo dovevo’.
La memoria corre anche al programma visto l’altra sera a tarda ora. Era una replica di Matrix in cui veniva proiettato il documentario ‘Il corpo delle donne’ di Lorella Zanardo. Nel programma sono capitata per caso, ma stavolta le immagini, più del commento in studio dei tuttologi di turno, mi hanno aperto mille files.
In prossimità della festa della donna come sempre piovono trasmissioni ad hoc e piovono parole su parole sul ruolo della donna. Cominciamo con il dirne due di parole giusto per essere chiari: Il libro della Zanardo è stato pubblicato nell’aprile 2010, la Rai se n’è accorta a febbraio di quest’anno e solo auditel alla mano è partita la rincorsa dello ‘scoop’ delle altre reti. Che il libro sia passato un anno in sordina credo dica già molto, ma ringraziamo pure il fatto che due date significative come il 13 febbraio e più ancora l’8 marzo abbiano permesso di dargli una bella spolverata.
Dopo di che diciamoci che non c’è nulla di nuovo all’orizzonte o meglio nulla a cui non siamo già assuefatti: il corpo della donna è lo strumento pubblicitario per eccellenza, anche per i prodotti più estrosi e in questo credo che Saratoga faccia scuola per tutti! Mi sono persino resa conto, d’un tratto, che tra il silicone e la bigiotteria di lusso sia una bella lotta, visto che le pubblicità dove un collo, un seno, le gambe o un altro pezzo a caso di donna, fanno da mobiletto al gioiello di turno si sprecano ovunque, anche tra una notizia e l’altra sui quotidiani nazionali più venduti.
Giusto per non sembrare di parte però vorrei sottolineare che anche il gentil sesso maschile sta iniziando a fare capolino sui tabloid e sui quotidiani in pose più o meno osè e soprattutto più o meno svestito. Peccato che questo nuovo mercato di corpi maschili, per lo più adolescenti, abbia così poco di maschile appunto che poco sembra suscitare l’attenzione e l’interesse delle donne. Ma mi sorge un atroce dubbio: o io non sono la donna tipo che apprezza la pubblicità o forse questa pubblicità non deve sollecitare dei neuroni femminili!
Risultato del mio pomeriggio dal parrucchiere una capatina in libreria per acquistare quei due o tre libri per approfondire un po’: la capatina è costata quasi il doppio del parrucchiere. Al prossimo tagliando tra un paio di mesi forse è meglio che inizi a leggere dal catalogo delle ‘tinte’. 

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