Le vacanze, dopo il viaggio a Chihuahua, sono finite
e sono ritornata alla mia solita vita di sempre, con qualche soldo in meno e qualche
kg in più, ma vedremo in questo mese di rovesciare la situazione...
Oggi è il giorno dei morti che qui e in tutto il
paese è festeggiato alla grande, mi piace questa tradizione. Ci sono 2 fiori
tipici il cempasuichil (da noi detto gadano, è piccolo e arancione o giallo) e
il fiore di Santa Teresa che è color vino, grande e sembra un cervello. Con
questi fiori si decorano cimiteri e case. Nei cimiteri si vedono petali di
fiori, gente che mangia, beve, balla e che passa lì tutta la notte con i mariachi
che cantano (a scelta dei familiari le canzoni preferite dal loro morto),
insomma una sagra di paese però in un cimitero.
In tutte le case, anche le più umili, si prepara un
altare. Si sceglie una bella tovaglia con cui coprire un mobiletto o tavolino,
si mettono in cima fiori vari, alcuni frutti tipici, dolci, cioccolata, tequila
e qualsiasi cibo o bevanda che al morto piaceva, foto, candele, incensi,
decorazioni arancione e viola, foglie di palma intrecciate, si preparano
tamales (piatto tipico messicano, sono “ravioli” di mais dai vari ripieni,
cotti al vapore in foglie di banano, ottimi!) e cioccolata calda da condividere
con amici e familiari che di solito si riuniscono per l’occasione.
Questa tradizione che mi piace molto perché è comunque
molto allegra ed esorcizza un po’ la tragedia e il dolore legato alla morte mi
ha fatto pensare alle tante cose che nel tempo passato qui ho potuto vedere,
conoscere ed imparare dai messicani. Il Messico è un paese con tantissimi
problemi, sicuramente più povero economicamente, ma molto più ricco sotto altri
aspetti.
Vi faccio un breve elenco di quello che mi piace del
Messico che conosco, di Huatulco, ma non mi dilungherò troppo, per non
annoiarvi.
Mi piace la vista che ho la mattina dalla mia
finestra: cielo quasi sempre azzurro e luminoso, palme da cocco e un giardino
stupendo che fanno iniziare il giorno con gioia. Mi piace la vegetazione di
questa zona che adesso, appena finita la stagione delle piogge, è davvero
lussureggiante con piante verdissime, fiori stupendi di tutti i colori,
buganville perennemente fiorite, ficus beniamino che cresce in dimensioni
incredibili, alberi di orchidee, di stelle di natale, alberi da frutto
spontanei un po’ ovunque. In conseguenza adesso il paesaggio è incantevole:
immaginate il verde delle montagne che si tuffa in un mare cristallino, con
sabbia color paglia, finissima, il tutto con un cielo luminosissimo. È davvero
un trionfo della natura. La natura a volte è “invadente”, ma proprio per questo
la vita qui mi sembra più naturale appunto.
Un’altra cosa che mi piace di qui, di Huatulco,
perché a città del mex o nelle altre grandi città non è cosi, è lo stile di vita
super rilassato, con un ritmo a volte fin troppo lento. Quello che si può, si
fa oggi senza fretta, se no domani, insomma prendetevela tranquilla senza stressarvi
o preoccuparvi troppo. La situazione economica precaria, in generale evita comunque
anche tanto consumismo. Sì, c’è gente ricchissima anche qui, il sig. Slim è l’uomo
più ricco del mondo, ma in generale la maggior parte delle persone vive in
condizioni più povere che da noi, si comprano quindi meno cose inutili, c’è
quindi meno inquinamento che da noi, si vive con molto meno e senza l’affanno
di dover sempre comprare, che sempre manca qualcosa. Il fatto di essere in
generale più poveri fa sì, secondo me, che la gente sia più generosa e
solidale, sono sempre disposti a darti una mano, difficilmente rifiutano di
dare un’elemosina, per poco che sia ma in fondo lo sappiamo: chi meno ha è sempre
più generoso.
Nonostante la situazione economica hanno sempre
voglia e spirito di divertirsi; magari le feste, matrimoni e comunioni, non sono
in grande stile come da noi né completamente organizzate ma sempre molto
allegre e coinvolgenti, insomma, con poco ci si diverte e non è necessario un
pranzo da 6 portate per farlo! Mi piace perché davvero sono allegri, sempre
sorridenti e gentili, sono molto più affettuosi, espansivi ed espressivi, non sono
inibiti o, come dire, “tappati” da convenzioni e proibizioni sociali. L’atteggiamento
verso i bambini è di una affettuosità incredibile da parte di tutti, perché
sono tutti abituati a vedere per casa un bambino, non è qualcosa di raro che
diventa il centro di attenzione e “tiranno” di tutta una famiglia. E da parte
dei giovani c’è davvero un grande rispetto verso le persone più anziane; è un
paese molto più giovane del nostro e forse, anche per questo, più vitale; ci sono
molto meno anziani e più persone molto giovani che già hanno grandi
responsabilità (una ragazza che conosco ha 22 anni ed è controllore di volo
dell´aeroporto di huatulco; l’ex vicepresidente della repubblica aveva 33 anni,
solo per farvi un paio di esempi). Credo di non aver mai sentito un giovane
rispondere male a una persona più adulta o uno studente parlar male di un
insegnante e questo atteggiamento anche da noi farebbe molto bene. Beh anche
svecchiare la popolazione (politici inclusi) sarebbe necessario: senza lo
spirito buono, l’energia, la voglia di fare dei giovani non c’è futuro.
Mi piace la facilità con cui si possono fare le cose:
vuoi aprire una tua attività? Fai un paio di carte e il gioco è fatto, non ci
sono troppe normative europee a cui attenersi anche se il burocrate di turno è
spesso un incompetente a cui non importa di farti perdere del tempo, in fondo,
pensa, sei tu che hai bisogno di lui, perciò magari per un foglio ti fa fare
3-4 giri, ma in generale i requisiti necessari per fare qualcosa sono molto
pochi.
Poi mi piace la ricchezza culturale messicana: è un
paese enorme, con ancora tantissime lingue indigene parlate quotidianamente, con
tradizioni fra loro diversissime e molto vive. Ogni provincia ha i suoi vestiti
tipici che spesso si vedono comunemente per strada, balli tipici, tradizioni;
anche il patrimonio storico è davvero ricco e molto diversificato.
Concludo con un apprezzamento alla varietà e bontà
della cucina messicana. Non ha nulla a che vedere con quella che da noi viene
spacciata per cucina messicana ed è un insieme di piatti preispanici ed europei
adattati agli ingredienti di qui ed anche qui, praticamente in ogni città, c’è
un prodotto tipico. È comunque stupefacente vedere quanti piatti diversi
riescono a fare partendo quasi sempre dal mais; in generale si mangia più
piccante che da noi ma nulla di esagerato, dipende poi da che peperoncino si
usa, qui ce n’è una varietà inimmaginabile.
Un grande abbraccio a voi tutti, ciao!!!!
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