martedì 11 dicembre 2012

STELLE CADENTI





Mauro Inzoli dall'altare...


In data 9 dicembre 2012 il Vescovo di Crema ha emesso un decreto, su mandato della Congregazione per la Dottrina della Fede (Santa Sede), che dispone la dimissione dallo stato clericale del rev.do Monsignor Mauro Inzoli al termine di un procedimento canonico a norma del canone 1720 del Codice di Diritto Canonico.
La pena è sospesa in attesa del secondo grado di giudizio.
Ogni altra informazione in merito al provvedimento di cui sopra è riservata all’autorità della Congregazione per la Dottrina della Fede.

Crema, 11 dicembre 2012



Diocesi di Crema
Cancelleria Vescovile

4 commenti:

  1. che sia la fine di un' epoca?
    Questi eventi mi fan ricordare che le parabole umane, nel bene o nel male, sono sempre limitate, anche se mentre le si vive sembrano dover durare per un tempo indefinito.

    Ricordo un episodio di me adolescente in crisi, dopo un incontro di gruppo con CL, vengo invitato ad un colloquio a casa di don Mauro.
    Ricordo il sentore di potere che emanava e la sicurezza che riusciva a trasmettere, che affascinava me come altri miei coetanei dell'epoca.
    Ricordo anche altre impressioni che in quel momento furono più decisive e mi convinsero ad abbandonare quel sentiero per cercare altrove.
    Prima fra tutte fu decisiva un' assenza: non sentivo amore, carità e comprensione in quelle parole così ben costruite.
    Ma questa e' solo la mia piccola e breve esperienza.

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  2. Premetto che non sono mai stata sostenitrice del movimento, anzi la mia vita d'Oratorio mi ha portato a seguire preti ben "diversi" come modalità e stile di vita. Nel mio cammino però ho frequenato persone che ne erano (lo saranno sicuramente ancora) parte attiva e risiedo nel paese che da la sede a diverse iniziative nate negli anni dal movimento stesso. Conosco quindi un pochino questo mondo.
    Ho letto della notizia martedì sera in internet e subito il mio pensiero è andato al "suo" popolo che ho immaginato sgomento e perso, anche perchè qualche giorno fa era apparsa la notizia della "fine degli arresti domiciliari" e il suo popolo era insorto urlando "alla calunnia".
    Questo è quel che accade quando la leadership viene venerata e idolatrata perdendo quasi il lato terreno dell'esistenza, e ci si dimentica che questi leader in realtà siano persone e quindi, per definizione, essere imperfetti e passibili di errori esattamente come me o come chi sta leggendo in questo momento.
    Certo per essere arrivati alle dimissioni dallo stato clericale, l'errore deve essere stato madornale. Mi auguro solo che sia riferito a questioni economiche e che non riguardi altro perchè umanamente sarebbe ancor più difficle da perdonare o da comprendere.
    Ma questi leader idolatrati e venerati, si rendono conto della responsabilità che hanno nei confronti del loro popolo o lo usano solo per sentirsi "più importanti fra gli importanti"?
    Cosa farà adesso questo popolo senza la sua guida indiscussa? Come farà ad accettare che il leader non è in "pausa", come si era detto nel 2010, ma che li ha traditi, predicando e chiedendo loro di essere attivi in nome di chi davvero deve essere idolatrato, ma agendo in prima persona seguendo la propria umana natura?

    LB

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  3. I «delicta graviora», di cui al canone 1720, di competenza della Congregazione per la dottrina della fede, oltre alla profanazione dell’eucaristia e l’attentato al Pontefice, riguardano gli abusi sui minori, l’assoluzione del complice in confessionale, l’induzione ad atti turpi in confessionale.

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    1. ecco...era questo che avrei voluto non sentire! e penso nemmeno il suo popolo! Visto che una delle finalità del movimento è l'aiuto ai minori in difficoltà, e molti di loro sono quotidianamente impegnati in questo senso, come possono accettare adesso che chi li ha "spinti" verso la donazione di se ai piccoli in difficoltà, in realtà si approfittava di loro?
      rimango sempre più scioccata
      LB

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