A-rieccomi!!!
Ciao a tutti, sono passati alcuni di mesi dal mio ultimo post scritto da oltreoceano ed ora mi rifaccio viva per scambiare con voi una breve riflessione e una bella proposta.
Considero la mia esperienza messicana proprio positiva. Ho realizzato un “piccolo” sogno che tenevo lì nel cassetto da un po' e che stava invecchiando con me... questo mi insegna che non è mai detta l'ultima parola e che prima o poi le buone occasioni si presentano e se si è pronti a coglierle...
I tre mesi passati a Huatulco sono serviti a ricaricarmi di energie per ri-immergermi nella mia vita e nel mio lavoro quotidiano aiutandomi a cogliere tutte quelle sfumature positive che, spesso, nella fretta delle mie giornate dimentico di gustarmi. Purtroppo, i miei ritmi italiani sono molto diversi da quelli d'oltreoceano, ma spero di riuscire a conservare un po' del sano “rallentamento” che ho sperimentato.
Vivere qualche tempo in un luogo lontano e conoscere altre persone mi ha aiutato a relativizzare alcune esperienze e a rimettere in ordine le priorità.
La proposta che voglio farvi ora è quella di poter seguire ciò che accade in Messico attraverso i racconti di chi, italiano, vive là da qualche anno (così capite anche il senso della foto qui sopra). I nostri media non parlano spesso delle vicende di questo Paese ma penso che sarebbe bello poterne sapere di più e avere l'occasione di rifletterci sopra, quindi sfruttando la gentile collaborazione di Giuliana, aprirei questo filo diretto con il Centramerica. Il tutto con una specifica: ciò che pubblicheremo nasce a fini “privati” di comunicazione aperta fra amici, saliamo quindi su un treno in corsa… siete pronti? saltate e partite con me!
Un saluto a tutti ed a presto... ora vi lascio a Giuliana.
Ciao a tutti!! scusate il lungo silenzio, ma per un paio di settimane non era successo nulla di rilevante, poi sono state qui da me 2 ragazze tedesche (amiche di quella che era gia stata qui) con cui mi sono trovata benissimo e con cui siamo andate in un sacco di posti qui vicino (la mia organizzazione + la mia energia + la mia conoscenza dei luoghi unite alla efficienza e spirito di adattamento tedesco hanno fatto un cocktail perfetto!!) ed ho anche ricevuto l'invito ad andare a trovarle in Germania!! Un giorno mentre stavamo aspettando la cena con queste ragazze mi sono messa a leggere una rivista-di giugno, è una buona rivista messicana, si chiama Proceso, stile Espresso-Panorama.... Innanzi tutto ogni settimana a parte la sezione politica interna-estera-avvenimenti internazionali... c’è sempre una sezione sul narcotraffico e questo può già rendervi l'idea di quanto grande e importante è qui il problema...
Non so se sia arrivata in Italia la notizia, ma credo di sì. Qualche Giovedì fa, a Monterrey, al nord, vicino alla frontiera Usa, che è la seconda città messicana per abitanti, c’è stato l'attacco a un casinò, in pieno giorno (perché, visto il pericolo, già la gente non esce di sera!) in cui sono morte più di 50 persone. Il casinò è un luogo eccellente per il lavaggio di denaro sporco. I vari cartel (cioè le varie bande di narcotrafficanti, i trafficanti di droga per essere ancora più chiara) li gestiscono e in questo caso è probabile che un cartel, per vendetta, abbia distrutto qualcosa che è di un altro cartel... con il rischio adesso di una ascesa di violenza incredibile; sono arrivati a Monterrey 800 militari, ma ormai è tardi...
L'attuale presidente (in carica da 4 anni) della repubblica ha iniziato quella che è sicuramente la più grande lotta al narcotraffico della storia del paese, però proprio per questo a "rotto le scatole" a varie persone e ai vari gruppi di narcotrafficanti, perciò la violenza si è fatta ancora più forte, per conquistare nuovi territori e per mantenere la supremazia su quelli vecchi!!. È un po’ come con la mafia: è una lunghissima e difficile lotta in cui molte persone perdono la vita, ma bisogna pur farla, non si può lasciare un paese in balia di malavitosi!!!
Vi riassumo qui in seguito i dati, gli eventi e le parole più significativi letti in questa rivista. Iniziamo parlando del traffico d'armi. I vari cartel di narcotrafficanti comprano la maggior parte delle proprie armi che servono per mantenere il controllo della propria zona di egemonia, negli Usa, in particolare in Texas e Arizona. In questi stati, come nella maggioranza degli USA, è assolutamente legale girare armati o comprare armi per difesa personale. I requisiti? un documento d'identità più il permesso di soggiorno, se non si ha la cittadinanza, più compilare un foglio in cui si dichiara di non avere precedenti penali e il gioco è fatto! costi? un fucile (simili a mitra!) Niente a che fare con quelli da vecchio cacciatore! fra i 400 e 500 euro, una pistola 200-1000 euro. L' ufficio americano che si occupa di armi calcola che circa il 60% delle armi che comprano i narcotrafficanti sono vendute fra Tucson e Phoenix, in Arizona. La maggior parte di chi compra armi sono americani o residenti legali che dichiarano che è per uso personale. Per legge le armerie devono segnalare all'autorità competente se uno acquista più di 2 pistole in 5 giorni (nello stesso negozio), ma se uno aspetta più di 5 giorni tra un acquisto e l'altro o va in 2 negozi differenti non c’è problema!!! e se si tratta di fucili non è necessaria nessuna segnalazione!!!!!! vi rendete conto di cosa significa? Significa che nel 2010 un messicano residente legale negli Usa, in un mese, ha comprato 190 fucili semiautomatici e 42 pistole, dichiarando sempre che erano per uso personale!!!!! Venne arrestato e accusato di traffico d'armi, ma nessuno dei negozi dove le aveva comprate fu investigato perché avevano agito nel rispetto della legge!!! E questo è solo un caso!! Moltiplicatelo per le 8600 armerie che si trovano negli Usa al confine con il Messico (e al confine significa a meno di 5km dalla frontiera!) e avrete un po’ l'idea di quanto sia enorme e redditizio e in parte legale questo traffico!! E per controllare che le 8600 armerie rispettino le presunte leggi ci sono meno di 300 ispettori!! Negli ultimi 4 anni solo 2 hanno perso la licenza di vendita! Sempre secondo dati Usa, nei 4 anni d'incarico dell'attuale presidente in Messico, ci sono stati 34mila!!!!! morti per il narcotraffico e le autorità messicane hanno confiscato più di 65mila armi. E dal lato americano? sempre dati Usa, nel 2010 hanno sequestrato 19 armi!!! decisamente c’è qualcosa che non va!!!. È semplicemente spaventosa questa non curanza, questo ignorare il problema ma vi rendete conto di che potere tengono i produttori di armi negli USA? e l'attuale amministrazione americana non fa nulla in questo senso... Nella frontiera fra El paso (USA), in cui si calcola una vendita di almeno 850 armi al mese, e Ciudad Juarez (Messico, la città più pericolosa del mondo!!) da settembre a oggi (beh, a giugno, quando è uscita al rivista) dal lato americano sono state sequestrate ben 4 armi!!!! No comment!
Torniamo adesso ai 34.000 morti in Messico per narcotraffico. I principali cartel sono quello del Golfo, quello di Juarez, quello di Sinaloa e los Z. a cui sono affiliati vari cartel minori ma non meno feroci. Si considera Ciudad Juarez la città più violenta del mondo con 485 omicidi ogni 100mila abitanti e con una media 16 volte più alta che nel resto del paese. Essendo una città molto grande, più di 2 milioni di abitanti, fa sicuramente scalpore il numero di omicidi per anno (circa 9000!!!), ma la verità è che molti piccoli paesi stanno molto peggio, perché c’è molta meno polizia e quindi molta più impunità... Un esempio? sempre nei pressi di C. Juarez c’è un paese di 6500 abitanti che in 4 anni ha registrato 140 omicidi, che significa? significa 2152 morti ogni virtual 100mila abitanti. Spaventoso? cosa fa la polizia locale? scappa!!! ovvio!! Spesso in questi paesini ci sono 2-3 poliziotti, poco armati e con poca autorità; prima che arrivino i federali in questi paesi sperduti fanno in tempo a morire tutti. Un esempio? un altro piccolo paese che aveva meno di 6000 abitanti, di questi in costante guerra, con dati che corrisponderebbero virtualmente a 2000omicidi ogni 100mila abitanti, in febbraio è salito alla ribalta della cronaca perché, dopo varie diserzioni e fughe, solo una 20enne aveva accettato di essere poliziotta e capa di se stessa. Due settimane dopo era rifugiata politica in Texas per le minacce di morte che aveva ricevuto!!! Ad Acapulco uno degli ultimi boss arrestato era un ex-poliziotto sospeso dopo vari anni di servizio per corruzione e ricettazione!
Di fronte a queste situazioni di terrore come reagisce la gente? Beh, i narcos non lasciano scappare tutti, perché in un paese letteralmente fantasma non si possono fare affari. In gennaio la tele ha parlato di 2 paesini, Meir e Guerriero, vicino a Monterrey, i cui abitanti, terrorizzati dalle plurisparatorie quotidiane, si sono in massa rifugiati in un terzo paese limitrofo dove si è aperto il primo campo per rifugiati per narcoviolenza... Davvero sono cose sconvolgentemente vere!!! Dopo di questo i narcos impediscono alla gente che vive in paesi con mercati importanti di scappare in massa... In molti paesi e città esistono già dei coprifuoco (ci sono anche volantini stampati dagli stessi cartel che invitano la gente a non uscire dopo le 18 perché loro non si fanno responsabili di quello che può succedere....) con gente che la sera se la passa chiusa in casa a luci spente, senza far rumore e non avvicinandosi alle finestre..., ma non per i narcos che all'improvviso entrano per nascondersi o rifugiarsi.... e lì è la fine!!! E le autorità? Il 2 di febbraio il governatore di Tamaulipas uno degli stati di frontiera, dopo che nell'ottobre scorso avevano ucciso un altro candidato a tale carica, ha invitato pubblicamente la popolazione della capitale dello stato a rimanere in casa dopo le 5!! Il coprifuoco!! Questo invito solo dimostra l'incapacità della persona in questione e dell'autorità che rappresenta di affrontare e contenere la violenza del crimine organizzato! (non so, è come se il presidente della regione Campania invitasse i napoletani a stare in casa dopo le 5 come difesa alla violenza camorristica che comunque non ha mai raggiunto questi livelli spaventosi!).
Come ha giustificato il governatore tale ascesa di violenza? prima c'era più tranquillità grazie alla presenza di un solo gruppo criminale, adesso ci sono lotte continue fra i vari cartel per conquistare nuovi mercati (dopo che magari sono stati scacciati dalle autorità da altri mercati). Quando la città era in mano al cartel del golfo andava tutto sommato benino, ma poi il loro capo è stato arrestato e così è iniziata la lotta per il mercato tra il cartel del Golfo e gli Z... Ovviamente queste dichiarazioni non tranquillizzano la gente che percepisce la debolezza dell'autorità: le cose non si risolveranno in breve e l'impunità è la norma, i narcos sanno che l'impunità è normale, che non li arresteranno mai tutti e per questo possono continuare ad assassinare, sequestrare o andare tranquillamente in giro armati... In tutto lo stato di Tamaulipas in cui, a onor del vero, in luglio è arrivato l'esercito, ci sono 300poliziotti statali di cui 64 permanentemente di guardia alla casa del governatore...
Nota positiva: le capitali di stato più tranquille? Puebla, Queretaro (splendida!!!), Merida e OAXACA!!!!!!!!!!!!!
Beh, qui termino la lunga mail, credo di avervi lasciato molto a cui pensare e spero di non avervi annoiato. Ho voluto scrivervi tutti le informazioni che avevo, perché poteste avere un'idea esatta di come è la situazione, di quanto "scotta" la frontiera fra Usa e Mex, di che cosa sia il traffico di armi e di droga, tutte cose di cui molto spesso la nostra tv e i vari networks internazionali deliberatamente tacciono... E ci sarebbero molte più cose da dire di quanto vi ho scritto…
Per mia fortuna Oaxaca e specificamente Huatulco sono dei paradisi, poveri, con situazioni assurde e ridicole, ma dal punto di vista della sicurezza davvero come a Piacenza....
Un saluto e un abbraccio a tutti voi!!!
PS se lo trovate, sul tema narcotraffico in Messico, vi consiglio il film messicano “L'INFERNO”, è uscito quest'anno, eccovi il trailer, forte però molto reale.
Il nostro capo del Governo ha ben altri problemi da affrontare...il confronto intristisce.
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