domenica 9 ottobre 2011

IL PIU' GRANDE SPETTACOLO DOPO IL BIG BANG SIAMO NOI! VERSO L'AUTONOMIA 1


Le storie delle persone con disabilità e con uno sguardo a 360° su tutte le situazioni e contesti di vita della famiglia stessa,  traducono una consapevolezza che non discriminare significa fare in modo che le stesse persone con disabilità e le loro famiglie possano avere pari opportunità rispetto a quelle che amano definirsi “normodotate” ed essere, quindi, realmente incluse nella scuola, svolgere un lavoro vero, praticare lo sport per tutti, avere una vita sociale, di relazione, affettiva e sessuale, una famiglia, una casa, partecipare alle scelte che le riguardano direttamente ed indirettamente ed alla vita di comunità, agli svaghi, etc…cioè essere parte integrante del “vivere contemporaneo” ricollocando la propria vita in un ambito di vita “normale”, di qualità e degna di essere vissuta.



AUTOnoMIA  acquistata

Percorsi, progetti, dinamiche, supporto, accompagnamento sono parole.. le parole “più sono astratte ed imponenti, più finiscono per assomigliare a stanze o a gallerie. Possono espandersi o franare. Possono riempirsi di cattivi odori. Spesso ci fanno ripensare ad altre stanze, in cui ci piacerebbe vivere o ci sembra di vivere già. Possono diventare spazi inabitabili perché perdiamo l’arte o la saggezza necessaria per viverci”.
La testimonianza che segue è la concretezza, la passione di vita, la voglia di normalità, di autonomia di un uomo disabile con tetraparesi spastica del cremasco: l’occasione è un gesto quotidiano di vita che assume un risvolto incredibile di indipendenza.
Scrivo queste mie sensazioni dal momento che all’età di 47 anni ho deciso di fare la patente di guida autoveicoli nonostante le resistenze della mia famiglia preoccupata delle difficoltà oggettive dovute alla mia disabilità.
La mia decisione è stata dettata dal desiderio di di-mostrare che anche una persona disabile ha le proprie aspirazioni, i propri desideri da realizzare e non certo perché volevo andare contro la mia famiglia che rispetto profondamente e di cui capisco le perplessità/ dubbi riguardo all’ età ormai matura.
Ma! Con tenacia ed orgoglio voglio dirvi che i sogni delle persone non hanno un vincolo di tempo ma serve la volontà, convinzione e condizione per farli emergere, non bisogna mai arrendersi, la disabilità non è un ostacolo ma se si vede il lato positivo delle cose uno stimolo.
Appena ho iniziato a guidare mille sensazioni si sono concentrate nell’intimo..ma dopo un attimo di smarrimento mi sono detto ce l’ho fatta.
E mi sono sentito grande non per spavalderia ma perché ho dato una svolta alla mia vita perlomeno per quanto riguarda il muoversi fuori casa non devo più dipendere da nessuno.
E credetemi è una gran bella sensazione !
Cagni Raffaele

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