“Buon giorno famiglie”, questo lo
slogan con il quale nel pomeriggio di
Sabato 5 Novembre, presso la Sala
Alessandrini , Stefania Bonaldi, candidata sindaco alle
primarie del centrosinistra in area PD, ha accolto ed intrattenuto alcune
famiglie interessate ad un confronto sui temi che hanno a che fare con la
dimensione famigliare nella città di Crema.
Una breve cronaca dell’evento: per
favorire la discussione e permettere ai genitori di confrontarsi senza dover
rincorrere i pargoli (perlomeno i più grandicelli!), in una parte della sala
protetta con un separè un Mago intrattiene i bambini con giochi e magie; sullo sfondo, fiocchi e palloncini con la scelta del giallo quale colore prevalente.
La disposizione a cerchio per favorire
il dialogo contribuisce a creare un clima caldo e partecipativo, solo in parte
disturbato dalla necessità di utilizzare il microfono per “contrastare” il
vociare dei bambini in sottofondo. Stefania Bonaldi ha preparato una traccia
per avviare la discussione e dopo una breve introduzione, senza troppi indugi e
con un marcato desiderio di esprimersi mamme (in prevalenza) e papà cominciano
a parlare: i temi sono tutti importanti, si va dalla conciliazione agli spazi
per le famiglie in città, dalle problematiche delle famiglie monoparentali
all’esigenza di poter contare su servizi sempre più flessibili, passando per la
mobilità, i bisogni dei figli disabili, l’importanza del passaggio culturale da
bisogni considerati individuali a bisogni collettivi, l’utilizzo delle nuove
tecnologie (ad esempio i servizi on-line) per migliorare la qualità di vita, i
problemi dei gravosi tagli al welfare, le logiche solidali e molto altro.
Colpisce soprattutto questo
bisogno di esprimersi da parte dei genitori, la voglia di far sentire la
propria voce sui temi che dovrebbero consentire ad una città (e ad un paese!)
di costruire il proprio presente ed il proprio futuro: occorre prendere atto
che le famiglie sono invece spesso lasciate ai margini e nei casi peggiori
addirittura “usate” attraverso il meccanismo delle promesse non mantenute;
pagano infatti l’affanno al quale, soprattutto quando i bambini sono piccoli,
sono costrette dai ritmi casa-lavoro, la fatica nel poter dire la propria con
lucidità, la mancanza di occasioni in cui potersi confrontare.
Tra le proposte finali di
Stefania Bonaldi, che sin dall’inizio ha indicato il tema famiglia come
prioritario in caso di elezione, l’ipotesi di un forum permanente delle
famiglie
Almeno due aspetti meritano a mio
avviso di essere segnalati ed hanno a che fare con l’evento in sé più che con i
contenuti: il primo è la presenza femminile, non più ai margini ma cuore
dell’avvenimento, sia nella parte organizzativa (alcune mamme tuttofare hanno
gestito in autonomia l’organizzazione del pomeriggio) sia per quanto riguarda
la partecipazione (i papà quasi sempre seguono i bimbi più piccoli sui quali il
Mago non riesce a infondere la propria magia rasserenatrice, le mamme dibattono
sui temi di cui sopra); il secondo è il tentativo, che mi auguro abbia seguito,
di puntare forte sulla partecipazione della cittadinanza e sull’ascolto
lasciando sullo sfondo le dinamiche di partito. I cittadini, le famiglie, hanno
bisogno di percepire che il loro apporto viene realmente preso in considerazione,
che le buone idee hanno la meglio su quello meno convincenti ma forse più…”sponsorizzate”;
su questa scommessa si fonda il possibile successo o insuccesso della candidata
Bonaldi (e forse di tutti coloro che stanno puntando forte sulla partecipazione).
Noi ci auguriamo che per le famiglie occasioni di questo tipo, in grado di
favorire il confronto in un clima di festa, si moltiplichino a tutti i livelli
come opportunità e si rivelino occasioni per riempire l’agenda politica e sociale,
possibilità ordinarie non ridotte ai soli tempi elettorali.
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