giovedì 15 dicembre 2011

GESTIONE PUBBLICA DELL'ACQUA



Avevamo già affrontato il tema della GESTIONE PUBBLICA DELL'ACQUA in Provincia di Cremona in un precedente post. 
La cronaca di questi giorni ha segnato nuovi preoccupanti risvolti nella vicenda e riteniamo di riporre all'attenzione il tema attraverso alcuni passaggi di una lettera aperta che le ACLI provinciali hanno inviato ai sindaci dei comuni cremonesi.

"Abbiamo appreso con profonda amarezza che il cda dell'Ufficio d'Ambito non ha tenuto conto della richiesta di revoca del Piano d'Ambito votata il 12 dicembre da 102 Comuni". Così si apre la nota ufficiale diffusa in mattinata dalle Acli Provinciali ed indirizzata ai sindaci della provincia di Cremona: "Insieme ai cittadini, siamo decisamente stupefatti di come, dopo il clamoroso esito referendario di giugno, ancora i nostri amministratori pubblici mettano in dubbio il fatto che l'acqua vada gestita in maniera totalmente pubblica e secondo criteri di utilità generale e non di profittabilità". 


"In un quadro regionale in cui tutte le province che hanno intrapreso recenti scelte sul servizio idrico integrato (Bergamo, Como e Varese) si sono orientate ad una gestione interamente pubblica, risulterebbe ancora più inaccettabile un diverso orientamento per il nostro ambito territoriale. Si profila invece la possibilità di una collaborazione tra i sindaci lombardi in vista di una profonda revisione della legge regionale di riferimento, scritta prima dei referendum e colpita in importanti commi da una recente sentenza di illegittimità della Corte Costituzionale".


"Quindi pur senza il tempo di verificare le ombre lunghe degli inquietanti retroscena recentemente denunciati dall'ex presidente Torchio, siamo sicuri che vi siano sufficienti elementi tali da respingere il forzoso tentativo in atto d'imporre una gestione privatistica delle acque, costituita dalla scelta della società mista e dalla previsione della remunerazione del capitale investito, pur abrogata dalla maggioranza assoluta degli elettori". 


"Nella prossima Conferenza dei Comuni di venerdì 16 dicembre, siamo quindi convinti che saprete ripristinare un quadro rispettoso della volontà degli elettori e della legge, respingendo decisamente, con un voto inequivocabile, il Piano d'Ambito ostinatamente ripropostovi. Ringraziandovi per l'attenzione - si legge in conclusione - promettiamo che, insieme al Comitato Acqua Pubblica, sosterremo ogni vostro sforzo atto a trovare la soluzione migliore per una gestione pubblica e partecipata delle acque cremonesi".


Riportiamo anche una preoccupante notizia sul tema pubblicata dal nuovo quotidiano on line Crema Oggi

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