sabato 18 febbraio 2012

TERZO INDICATORE B.E.S.


Le capacità reddituali e le risorse economiche non devono essere viste come un fine, ma piuttosto come il mezzo attraverso il quale un individuo riesce ad avere e sostenere un determinato standard di vita. Un’analisi del benessere economico fa riferimento al reddito, alla ricchezza, alla capacità di consumo, ma anche ad alcune dimensioni di benessere materiale che tali strumenti permettono di acquisire (condizioni abitative, possesso di beni durevoli, ecc.). Inoltre, non può limitarsi allo studio dei livelli medi o mediani degli indicatori scelti, ma deve necessariamente dar conto della disuguaglianza della distribuzione e redistribuzione delle risorse nella popolazione: un più alto livello di reddito nazionale può essere conseguito a prezzo di una maggiore diseguaglianza, di una maggiore insicurezza economica o rinunciando a raggiungere obiettivi di politica sociale, come ad esempio la riduzione della povertà.
La misura del benessere economico non è quindi la “semplice” misurazione della capacità del sistema economico italiano di crescere, ma anche della sua capacità di trasformare la crescita economica in un aumento di equità e sostenibilità, attraverso l’analisi del sistema economico, delle politiche redistributive e dei loro effetti sulle famiglie.

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