La salute è una dimensione essenziale del benessere individuale. Essa ha conseguenze che impattano su tutte le dimensioni della vita delle persone e in tutte le sue diverse fasi, modificando le condizioni di vita e condizionando i comportamenti, le relazioni sociali, le opportunità e le prospettive dei singoli e, spesso, delle loro famiglie. Riconoscendole una caratteristica multidimensionale, l’OMS (1948) definisce la salute come la capacità dei soggetti di essere in equilibrio con se stessi e con il proprio contesto e di godere, quindi, di un “completo benessere fisico, mentale e sociale” e non soltanto come assenza di malattia. Sul piano del diritto, l’art. 32 della Costituzione Italiana riconosce la salute come un ”diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività”. Gli economisti la definiscono un “bene meritorio”, cioè un bene ritenuto fondamentale per lo sviluppo e la crescita economica e culturale di una società civile.
A fronte dell’evoluzione favorevole dello stato di salute della popolazione nei decenni, i progressi ottenuti non hanno interessato equamente tutti i cittadini creando (o perpetuando) per alcune dimensioni più che per altre, diseguaglianze tra individui, gruppi sociali e territori in appropriatezze ed esiti perversi.
Le principali dimensioni di questo dominio sono misurate attraverso indicatori riguardanti: le condizioni oggettive e soggettive di salute e di benessere fisico e mentale; i fattori di rischio.
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