martedì 7 maggio 2013

LORENZIN, ALLA SALUTE! Ma come si scelgono i Ministri?



Quando ho sentito per la prima volta l’elenco dei ministri dalla voce del Presidente del Consiglio, in auto ormai qualche giorno fa, ho ascoltato alcuni nomi a me sconosciuti (ignoranza mia), altri fin troppo conosciuti (ho rimpianto l’ignoranza) e mi sono chiesto: ma come si scelgono i Ministri della Repubblica?
Mi piacerebbe saperlo, mi piacerebbe sapere in base a quale criterio è stato scelto ciascun massimo esponente della nostra nazione su ciascuno degli specifici temi cardine del Governo del nostro Paese. Mi piacerebbe che la lista dei nomi vedesse specificato a fianco la ragione della scelta. Concretamente. Già che ci siamo, se non chiedo troppo, si potrebbe accennare anche ai sottosegretari ed ai componenti delle commissioni parlamentari. Per inciso non mi dispiacerebbe che la cosa avvenisse anche a livello locale, il tema resta caldo, ricordiamo ancora tutti, almeno a Crema, le discussioni che hanno animato i giorni, mesi, successivi alla comunicazione dei nominativi dei componenti la Giunta ed è passato ormai un anno.
Sapete com’è, noi persone semplici ragioniamo dicotomico e quindi, mi sono detto, le possibilità sono due: o li scelgono per qualcosa che hanno fatto, per una specifica competenza/esperienza di eccellente livello nel campo di cui si dovranno occupare o li scelgono per quello che hanno dichiarato di voler fare, magari pubblicamente, per il progetto presentato, per la coinvolgente visione del futuro.

La domanda mi è sorta spontanea e prepotente quando, per deformazione professionale ci sono stato più attento, ho sentito il nome di Beatrice Lorenzin quale nuovo Ministro della Salute. Fossi agricoltore ora forse starei scrivendo un pezzo analogo sulla De Girolamo, se fossi altro ancora magari starei invece scrivendo della Biancofiore spostata in un amen dalle pari opportunità alla funzione pubblica che tanto è uguale no?
Seguo la mia logica. La neo ministro Lorenzin rappresenterà una eminente figura in campo medico, chissà quanti e quali articoli avrà pubblicato sulle principali riviste di settore o chissà quali importanti istituti sanitari avrà diretto, certamente sarà una figura riconosciuta in campo internazionale… no, niente di tutto questo. Allora avrà certamente presentato una sua visione illuminante sulla prossima gestione della cosa pubblica a tema salute, avrà presentato e lavorato per anni su di un progetto circostanziato con obiettivi definiti, metodo e proposte concrete per conciliare eccellenza e sostenibilità nella gestione dei centodieci miliardi di euro che le saranno affidati… no, niente nemmeno di tutto quest’altro.
È in possesso di maturità classica e studia giurisprudenza senza, al momento, aver conseguito la laurea. Nel 1999, viene scelta come coordinatore regionale del movimento giovanile FI per il Lazio, nel 2004 è posta a capo della segreteria di Paolo Bonaiuti, ex portavoce del Presidente del Consiglio Berlusconi, nel 2005 è coordinatore regionale per il Lazio e nel 2006 coordinatore nazionale dei giovani del PdL. Eletta alla Camera dei deputati nel 2008. Il sito della camera la dà libero professionista, wikipedia politico. Questo è quanto.
Ora voi maligni e maliziosi starete pensando che dietro alla nomina, alle nomine, ci sono i soliti intrighi di palazzo, c’è ancora Cencelli con il suo manuale, c’è il potere oscuro dei segretari di partito o di chi per loro che scelgono fantocci di rappresentanza. Siete sempre i soliti qualunquisti, populisti, complottisti legati al passato, alla dietrologia ed alle logiche della prima e seconda repubblica.
Guardate che ormai già siamo nella terza dove vige solo il merito, l’impegno civile per il bene comune e la competenza, peraltro a prescindere dall’appartenenza politica e se hanno scelto la Lorenzin un motivo ci sarà, il problema è che noi siamo troppo semplici per capirlo da soli, io sono troppo semplice. Per questo aspetto che me lo spieghino.

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