Quando
ho sentito per la prima volta l’elenco dei ministri dalla voce del Presidente
del Consiglio, in auto ormai qualche giorno fa, ho ascoltato alcuni nomi a me
sconosciuti (ignoranza mia), altri fin troppo conosciuti (ho rimpianto l’ignoranza)
e mi sono chiesto: ma come si scelgono i Ministri della Repubblica?
Mi piacerebbe
saperlo, mi piacerebbe sapere in base a quale criterio è stato scelto ciascun
massimo esponente della nostra nazione su ciascuno degli specifici temi cardine
del Governo del nostro Paese. Mi piacerebbe che la lista dei nomi vedesse
specificato a fianco la ragione della scelta. Concretamente. Già che ci siamo,
se non chiedo troppo, si potrebbe accennare anche ai sottosegretari ed ai
componenti delle commissioni parlamentari. Per inciso non mi dispiacerebbe che
la cosa avvenisse anche a livello locale, il tema resta caldo, ricordiamo
ancora tutti, almeno a Crema, le discussioni che hanno animato i giorni, mesi,
successivi alla comunicazione dei nominativi dei componenti la Giunta ed è
passato ormai un anno.
Sapete
com’è, noi persone semplici ragioniamo dicotomico e quindi, mi sono detto, le
possibilità sono due: o li scelgono per qualcosa che hanno fatto, per una
specifica competenza/esperienza di eccellente livello nel campo di cui si
dovranno occupare o li scelgono per quello che hanno dichiarato di voler fare,
magari pubblicamente, per il progetto presentato, per la coinvolgente visione
del futuro.
La
domanda mi è sorta spontanea e prepotente quando, per deformazione
professionale ci sono stato più attento, ho sentito il nome di Beatrice
Lorenzin quale nuovo Ministro della Salute. Fossi agricoltore ora forse starei
scrivendo un pezzo analogo sulla De Girolamo, se fossi altro ancora magari
starei invece scrivendo della Biancofiore spostata in un amen dalle pari
opportunità alla funzione pubblica che tanto è uguale no?
Seguo
la mia logica. La neo ministro Lorenzin rappresenterà una eminente figura in
campo medico, chissà quanti e quali articoli avrà pubblicato sulle principali
riviste di settore o chissà quali importanti istituti sanitari avrà diretto,
certamente sarà una figura riconosciuta in campo internazionale… no, niente di
tutto questo. Allora avrà certamente presentato una sua visione illuminante
sulla prossima gestione della cosa pubblica a tema salute, avrà presentato e
lavorato per anni su di un progetto circostanziato con obiettivi definiti,
metodo e proposte concrete per conciliare eccellenza e sostenibilità nella
gestione dei centodieci miliardi di euro che le saranno affidati… no, niente
nemmeno di tutto quest’altro.
È in
possesso di maturità classica e studia giurisprudenza senza, al momento, aver
conseguito la laurea. Nel 1999, viene scelta come coordinatore regionale del
movimento giovanile FI per il Lazio, nel 2004 è posta a capo della segreteria
di Paolo Bonaiuti, ex portavoce del Presidente del Consiglio Berlusconi, nel
2005 è coordinatore regionale per il Lazio e nel 2006 coordinatore nazionale
dei giovani del PdL. Eletta alla Camera dei deputati nel 2008. Il sito della
camera la dà libero professionista, wikipedia politico. Questo è quanto.
Ora voi
maligni e maliziosi starete pensando che dietro alla nomina, alle nomine, ci
sono i soliti intrighi di palazzo, c’è ancora Cencelli con il suo manuale, c’è
il potere oscuro dei segretari di partito o di chi per loro che scelgono
fantocci di rappresentanza. Siete sempre i soliti qualunquisti, populisti, complottisti
legati al passato, alla dietrologia ed alle logiche della prima e seconda
repubblica.
Guardate
che ormai già siamo nella terza dove vige solo il merito, l’impegno civile per
il bene comune e la competenza, peraltro a prescindere dall’appartenenza
politica e se hanno scelto la Lorenzin un motivo ci sarà, il problema è che noi
siamo troppo semplici per capirlo da soli, io sono troppo semplice. Per questo
aspetto che me lo spieghino.
Nessun commento:
Posta un commento