Correttezza, qualità e responsabilità: le garanzie dell’Ordine.
Dopo il primo contributo dello scorso luglio continua la collaborazione con
l'Ordine degli Psicologi dell'Emilia-Romagna.
Sistemico
relazionale, cognitivo comportamentale, psicodinamico. Solo i principali tra
gli orientamenti che convivono all’interno della comunità scientifica degli psicologi.
Ma per la maggior parte delle persone, l’identità professionale della categoria
si riconosce sotto l’unico nome di psicologo. E allora, qual è il termine
comune capace di restituire agli occhi della società un’immagine coesa di una
comunità così varia? La risposta si trova nel Codice Deontologico, voluto
fermamente da tutti gli iscritti all’Albo e riconosciuto come unificatore dei
valori che stanno alla base dell’agire come psicologo. E se la varietà di
orientamenti si mostra come una ricchezza che la categoria offre ad una società
altrettanto multiforme, l’identità di un Ordine professionale rimane
sicuramente l’unico modo per dare credibilità e spazio a differenti scuole,
ciascuna riconducibile ad un’uniformità di intenti e principi ispiratori. E
così la funzione deontologica, ruolo principale dell’Ordine, si manifesta
promuovendo e garantendo correttezza, qualità e responsabilità delle
prestazioni, sulla base di quelle linee guida condivise che la comunità si è
data per orientare l’opera professionale dei singoli.
Gli psicologi, in quanto appartenenti per Legge ad
un Ordine professionale, devono infatti sottostare ai principi del “Codice Deontologico
degli Psicologi Italiani”, il quale prescrive comportamenti a garanzia di un
esercizio professionale corretto ed a tutela dell’utenza. Fra gli altri,
particolarmente importanti da questo punto di vista risultano gli imperativi
etici che gli impongono di non ledere il cliente e di non usare la professione
per vantaggi personali (di natura patrimoniale, affettiva o sessuale) bensì,
all’opposto, di utilizzare le proprie conoscenze per promuovere il benessere
psicologico delle persone.
È proprio per questi motivi che per esercitare la
professione è necessaria, dopo la laurea, l’iscrizione all’Albo, perché il
professionista è così sottoposto ad un rigoroso controllo da parte dell’Ordine
di appartenenza che vigila ed interviene sul suo comportamento, qualora non
conforme. Di conseguenza, l’affidarsi a un professionista regolarmente iscritto
fornisce al cittadino garanzie che, altrimenti, sarebbe impossibile ottenere
rivolgendosi a persone non legalmente abilitate.
Proprio per l’estrema delicatezza degli ambiti in
cui ci si trova ad agire, è evidente che un cattivo intervento psicologico non
è neutro e senza effetti, ma è dannoso e può anche essere molto pericoloso per
la salute ed il benessere delle persone. Per questo occorre avere chiara la
differenza fra il professionista adeguatamente formato ed una serie di altre figure
che non sono per legge obbligate a rispondere del proprio operato di fronte ad
un Ordine o ad un Collegio professionale. Talvolta, infatti, l’operato di
questi soggetti rischia di sconfinare nell’esercizio abusivo di pratiche
psicologiche svolte senza possedere le competenze necessarie, con gravi rischi
per i cittadini che ad essi si rivolgono. La mancanza di percorsi formativi
specifici,
richiesti dalla legge, permette ad essi di muoversi al di fuori di regole
scientifiche
validate e senza una chiara delimitazione dei propri ambiti di intervento, con
i conseguenti rischi di sconfinamento in aree per cui non presentano sufficienti
competenze. Inoltre, essi non forniscono ai destinatari delle loro prestazioni
sufficienti
garanzie sul piano della correttezza e della deontologia professionale,
svolgendo attività non soggette alla vigilanza da parte di alcun organismo di
controllo
(quale ad es. l’Ordine professionale).
L’inadeguatezza e l’insufficienza della preparazione di tali operatori in
ambito psicologico rendono il loro intervento in questo settore estremamente
inadeguato e non corrispondente alle effettive esigenze dell’utente, potendolo
esporre anche a veri e propri pericoli di aggravamento.
Per tale ragione, al fine di tutelare
la propria salute psicofisica, è importante che qualunque persona che
ritenga necessario accedere a prestazioni psicologiche si rivolga unicamente a
professionisti regolarmente iscritti all’Albo, il cui operato è sottoposto al
diretto controllo dell’Ordine competente.
Per approfondimenti sull’argomento consigliamo di
consultare la sezione del nostro sito web dedicata ai cittadini.
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