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sabato 30 luglio 2011

MATRIMONI VIP

Nel 2011 ricorrono due eventi matrimoniali cari a Mondi Vitali.
L’accostamento ai VIP è nel significato di ciò che ‘sta a cuore’ ed anche augurante per il nuovo percorso ‘cor unum et anima una’ sancito dall’impegno di questi giorni.


“Non c’è dubbio, il 2011 è l’anno dei matrimoni VIP”, così ci rassicura un autorevole sito di informazione all’italiana. Negli ultimi mesi, infatti, sono stati diversi i matrimoni definiti VIP: William e Kate, Alberto e Charlene, Renato e Tommasa detta Titti, Maddalena e Stef, Alena e Gigi, Mara e Marco.
Al di là dell’uso improprio che si fa di VIP quasi fosse un aggettivo, proviamo, come si faceva al liceo, a recuperare i singoli significati, spunti quanto meno.

La parola matrimonio deriva dal latino, mater cioè madre e munus, compito; il matrimonium perciò era da intendersi come il "compito della madre", di colei che genera figli. La parola patrimonium indicava invece il "compito del padre" cioè quello di garantire il sostentamento della famiglia. E già qui ci sarebbe di che dire, le/gli estremiste/i del politically correct o del femminismo convinto dovrebbero battersi per sconfiggere questo luogo comune che, giunto sin ai giorni nostri, già dalla definizione insinua una netta distinzione fra i ruoli. A dire il vero le donne potrebbero pur lavorare, già lo fanno, dentro e fuori casa, più complicato che gli uomini ancora possano generare figli, anche se potrebbero pur sempre occuparsene direte voi.