lunedì 18 luglio 2011

VIVERE IN QUOTA


UN AIUTO ALLA DONNA CHE PERMETTE DI ROMPERE LA SOLITUDINE
Donne contro la violenza : 20 anni - buon compleanno!

Ho seguito con una certa indulgenza il dibattito sulle quote rosa, sulla legge, sulle obiezioni di donne di cui si è parlato negli ultimi giorni su giornali e in trasmissioni televisive. Non mi sono appassionato, non perché non condivida, fermamente, il convincimento che ancora oggi, in Italia, assistiamo ad una masochistica discriminazione delle donne in politica, nel mondo del lavoro e ai vertici aziendali in particolare. Anzi, sono certo che quasi sempre l’approccio culturale, pragmatico, tenace, combattivo, serio delle donne in ogni campo, dal sociale al profit, alla politica, è di gran lunga più creativo, innovativo e capace di produrre valore aggiunto rispetto al valore medio della componente maschile, che dà per scontato il diritto ad arrivare, a fare carriera, a dirigere, a decidere.
Il punto focale, in realtà, secondo me, rimane culturale: fino a quando la società nel suo complesso non valuterà ogni persona, uomo o donna, giovane o anziano, europeo o extracomunitario, disabile o no, per quello che vale, per quello che può dare, per le sue capacità, cioè fino a quando non si comprenderà che la risorsa fondamentale per lo sviluppo economico è la persona, non il capitale o il profitto, nessuna legge, per quanto opportuna e promulgata con le migliori intenzioni e il più ampio consenso, potrà mai essere efficace.
Le donne oggi non dovrebbero dimostrare nulla, e invece ogni giorno devono spiegare perché hanno bisogno di tempi diversi, perché se vogliono costruire e mantenere una famiglia questo obiettivo non deve ostacolare il legittimo obiettivo di essere collocate correttamente e remunerate giustamente in qualsiasi ambito lavorativo.
Invece sappiamo bene quanta fatica si faccia, ogni giorno, a ribadire concetti che sembrerebbero ovvi, perfino scontati, nel 2011.
Viviamo tutti in quota, sull’orlo del burrone. Facciamo fatica, siamo stanchi, poi ci riprendiamo, ripartiamo. Sarebbe bello fare questo percorso davvero insieme, uomini e donne, senza riserve indiane, senza pregiudizi, senza discriminazioni. Solo perché è giusto, solo perché è meglio per tutti. Tra l’altro nelle segrete mura domestiche accade ancora il dramma della solitudine di TROPPE donne.
Gratitudine all’Associazione Donne contro la violenza di Crema che da vent'anni costituisce punto di riferimento per tutte le donne del territorio Cremasco che vivono situazioni di pericolo e hanno problemi di forte disagio e/o violenza.
Merita molta attenzione il REPORT 2010 pubblicato in questi giorni.

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