Mondi Vitali è al 1^ Festival della Famiglia di Riva del
Garda. L’iniziativa promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e
dalla Provincia Autonoma di Trento vuole essere un’occasione di riflessione
comune a partire dallo slogan “se cresce la famiglia, cresce la società”.
Quando si va ad un convegno come questo, l’atteggiamento che
si deve avere è ben rappresentato dalla immagine usata da uno dei relatori che, citando Einstein, ci ha ricordato come … “ la mente è come un paracadute: funziona solo
se si apre”.
Siamo qui con la mente aperta per ascoltare
suggestioni, per incontrare persone, per conoscere esperienze.
Gli interventi di oggi, salvo poche eccezioni, sono stati interessanti e di qualità.
La prima sorpresa è stato il ministro Riccardi che ha fatto un intervento
ricco di riflessioni che non sempre ritroviamo in rappresentanti delle istituzioni: oltre a
competenza e merito, il ministro ha trasmesso convinzione, speranza e …
passione (nonostante sia un tecnico). Significativo il richiamo al Piano Nazionale per la famiglia, presentato come un "sogno" necessario per ridare slancio ad una politica che non sa più sognare.
Diversi sono stati poi i contributi di importanti relatori.
Donati ci ha ricordato che non è la carenza di risorse la
vera causa della crisi per le famiglie, ma che l'intero sistema, nelle sue regole di
fondo, pone ostacoli alla famiglia, ne penalizza lo sviluppo e non ne riconosce
il ruolo.
La famiglia non può essere considerata solo come un ammortizzatore
sociale “che fa comodo” o come una “voce di spesa” che crea problemi. La
famiglia deve recuperare valore come fondamentale “produttore” di beni
relazionali, che hanno una forte rilevanza economica e sociale.
La riflessione è continuata grazie ai contributi di altri
relatori che hanno confermato l’importanza di “ridisegnare” una visione
culturale che ponga la famiglia (nelle sue diverse forme) quale componente
fondante la nostra società.
Di particolare interesse le esperienze dei distretti
famiglia trentini e delle alleanze famiglia tedesche.
Questo primo pomeriggio di lavori ci lascia suggestioni importanti:
- il cambiamento non solo nel modo di fare ma prima e soprattutto nel modo di vedere e di pensare;
- la crisi economica può essere affrontata ritrovando l’energia dei beni relazionali;
- il livello locale è la dimensione ideale per rilanciare un’azione costruttiva con e per le famiglie;
- l’innovazione come capacità di combinare in modo insolito fattori noti; una spinta al cambiamento che si fondi sulla valorizzazione di tante ricchezze già oggi presenti;
- il tempo della delega ad altri, della de-responsabilizzazione è finito: ognuno è chiamato ad agire e a dare il proprio contributo.
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